la chiesa primo gotica di Metnitz in Austria e una scena degli affreschi della Danza Macabra

due scene del ciclo della Danza Macabra di Berlino

Gli affreschi in questione, mostrano come di fronte alla morte gli esseri umani siano tutti uguali e come provengano da qualsiasi ceto sociale: dal più nobile al più povero, dal laico, all’ecclesiastico, dal bambino, all’adulto, ognuno dei personaggi dipinti, con il proprio sorriso quasi sarcastico, ci presenta un quadro di satira sociale dove l’esistenza umana si mostra nel suo grado più alto della propria limitazione; la Morte è vista come sorte comune a tutti e presentata nel suo aspetto riequilibratore di qualsiasi ingiustizia.

Spesso, i cicli di affreschi, sono accompagnati da cartigli e iscrizioni.

Tod - Mutter


Nw sweiget und lot ewir krigen

loft dem kinde noch mit der wygen

Ir mut alle beyde an desen tancz

Fraw lacht zo wirt der eschymps gancz

O kind ich wold dich haben irlost

Nw ist empfallen mir der trost

Der tod hot das verkomen

und mich mit dir genomen




Tod – Kock


Koch du kanst gute pfeffirlyn machen

Hoppe off ich wil dich besachen

Dy do worne an dem reyen sleichen

den saltu pfeffirlyn ynstreichen

Ich habe irlert wil pfeffirsecke

und gemacht manch sue gelecke

doch kud ich des kostlyns nye finden

darmethe ich den tot machte obirwinden

alcune scene del ciclo scultoreo della

Danza Macabra di Dresda

Metnitz
Realizzato con un Mac

Ben presto i cicli della Danza Macabra si svilupperanno in tutta Europa:

tra i più impotanti ricordiamo “Les Danse Macabre aux Innocents” del 1425 a Parigi, la “Grossbasler Totentanz” del 1440 a Basilea, la “Totenzanen “ a Digione del 1437 ca., la “Danza Macabra” di Londra del 1430-1450, la “Totentanz des Wengner Kloste” di Ulm, in Germania, la “Danse Macabre de Kermaria” a Plohua, in Bretagna, del 1430-1460, la “Danza Macabra” di Rosslyn, in Scozia, del 1446-1484, la “Danza Macabra” di Hrastovlje, in Slovenia del 1490, quella di Metnitz, in Austria, ...



Per quanto riguarda l’Italia: la “Danza Macabra” di Saluzzo del 1430-1460, il ciclo di Macra, in Valle Maira, la “Danza Macabra” di Cassiglio, in provincia di Bergamo, del 1450 ca.,  quella di Como del 1475, il ciclo di Clusone del 1485, quello di Pisogne, provincia diBrescia del 1490, la “Danza Macabra” di Bienno, in Val Camonica del 1493, quelle di Ferrara,Teglio, Iseo, rispettivamente del 1499 e 1500, il ciclo di Carisolo, in provincia di Trento del 1519, quello di Pinzolo, sempre in provincia di Trento del 1539-1550,quello di Palermo a Palazzo Abatellis, ... solo per citarne alcune ...

(per un elenco completo dei cicli di affreschi cfr. http://www.totentanz.nl/)


Morte - Madre


Ora taci e lascia loro litigare, corri dal bambino nella culla.

Hai bisogno di entrambi per ballare.

Donna, ridi, così tutto sarà uno scherzo.

Bambino, mi piacerebbe liberarti,

ora mi sfugge il conforto.

La morte ha impedito questo e preso me con te.


Morte - Cuoco


Cuoco, tu che sai fare un buon panpepato, balla, io voglio provvedere a te.

Di soppiatto va in testa la ballo, tu devi insaccare il pepe.

Io ho levato molti sacchi di pepe e fatto miei molti uomini dolci,

io non posso più trovare leccornie, ma con te io potrei superare la morte.

Ma da cosa scaturiva questo modo nuovo di presentare la morte sotto le sembianze di uno scheletro che invita un vivo a partecipare al ballo? Innanzitutto, con l’arrivo dei barbari durante il Medioevo, assistiamo all’introduzione di danze di tipo pagano, ricche di elementi e simbologie magici ed esoterici, quali le Danze demoniache, le Danze della Fertilità, ... contro le quali, naturalmente, la Chiesa tenterà di opporsi.

Eventi come quello della peste nera del 1348, porteranno poi allo sviluppo di danze dal ritmo ossessivo, quasi delirante, quali appunto la Danza Macabra.


La danza, nel Medioevo, da un punto di vista ritmico, veniva classificata secondo la propria strutturazione:

la danza a carola, (in circolo), la danza a coppia, quella a rondeau (in tondo), a virelai(con torsione), ... la Danza Macabra o Danza della Morte o Totentanzen, rientra proprio nella tipologia a carola.

Una scena del ciclo di affreschi di Clusone, in Italia

Antonius, facendo in modo che la Morte vincesse la partita, sacrificherà la sua vita per salvare quella dell’uomo, della donna e del bambino incontrati sul suo cammino.


Il titolo del film , “Il settimo sigillo” si riferisce all’Apocalisse di San Giovanni, ventisettesimo ed ultimo tra gli scritti del Nuovo Testamento: "Il libro scritto di dentro e di fuori e sigillato con sette sigilli" (Ap 5,1).





CAVALIERE: « Allora la vita non è che un vuoto senza fine! Nessuno può vivere


sapendo di dover morire un giorno come cadendo in un nulla senza speranza».


MORTE: « Molta gente non pensa né alla Morte né alla vanità delle cose». 


Il tema della Danza Macabra lo ritroviamo anche nel cinema: il capolavoro di Ingmar Bergman del 1956, “Il settimo sigillo”, è ricco di  citazioni.

Ambientato nel 1300, Antonius Block interpretato da Max von Sidow, rientra dalle crociate e sul suo cammino incontra uno strano personaggio emaciato e con un mantello nero; alla domanda del cavaliere: “Chi sei?”, egli risponde:”Sono la morte”; la Morte, venuta a prendere il cavaliere, in cambio di una partita a scacchi, gli darà quindi una sorta di rinvio del suo destino.

Dopo la prima mossa, le due figure si separano, e il cavaliere, riprendendo il suo cammino, si imbatte prima in un’epidemia di peste, quindi incontra due uomini, una donna e un bambino, il cui nome riporta all’Arcangelo Michele, poi è la volta di un pittore che sta affrescando un ciclo di Danza Macabra in una chiesa; gli scacchi e la Danza Macabra, non sono altro che rappresentazioni simboliche.

« Quando l'agnello aperse il settimo sigillo nel cielo si fece un silenzio di circa mezz'ora e vidi i sette angeli che stavano dinnanzi a Dio e furono loro date sette trombe »

(Ap 8,1)

I vostri commenti

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Le immagini fotografiche sono tratte da INTERNET

Ciao Onorina hai fatto un bellissimo lavoro , molto ricercato nei particolari ed originale. Hai messo molto tempo ? Come ti è venuta l’idea ?

Bacione,Danella

Ciao, ho letto e visto il tuo (vostro?) intervento sulla "Totentanz". Interessante, sintetico. Che cosa ti ha portato a scegliere un tema del genere? E poi, ne hai visti alcuni "dal vero", o solo studiati sulle carte?

ciao

                                                          Carlo Alberto

Brava Onorina! Interessante, documentato, scorrevole.

Grazie

Roberto

Con Antonella ci si chiedeva perché non hai fatto un collegamento anche con il Dürer de "Il cavaliere, la morte e il diavolo"?  Il periodo è quello e l'iconografia del cavaliere che è affiancato dalla morte è molto suggestiva e credo possa inserirsi a pieno titolo nell'argomento che hai affrontato, dato che hai  fatto riferimento anche a "Il settimo sigillo" (peraltro film bellissimo).

A presto, ciao

                       Carlo Alberto

In effetti non avevo pensato all’opera di Durer ... ( per altro, bellissima...), anche perché mi sono concentrata più che altro sui cicli di affreschi che raccolgono il tema in questione, e ho collegato con Bergman perché ViaggiArte è dedicato alle arti visive, in particolare pittura e cinema...

Riflettendo ancora più a lungo sull’argomento, del resto vastissimo, ci sarebbero mille altri riferimenti possibili: i Trionfi della Morte - altro tema medievale diffuso - , alcune stampe fiamminghe, quali quella di Hans Holbein, alcuni interessanti riferimenti musicali, quali la Danse Macabre op. 40 di Camille Saint-Saëns o l’opera Totentanz di Franz Liszt per pianoforte e orchestra ...


Grazie del bel dibattito


Onorina

A. Dürer,

“Il cavaliere, la morte e il diavolo”, 1514

H. Holbein,

“Danza Macabra”,

1538