Per coloro che non conoscono la letteratura dello scrittore inglese Charles Dickens, “Hereafter - aldilà”, il nuovo film con la regia di Clint Eastwood, comunicherà soltanto una parte di tutta l’essenza dell’opera, concentrando l’attenzione dello spettatore esclusivamente sugli interrogativi che ogni essere umano si pone nei confronti dell’ ”aldilà” e della dimensione ultra-terrena.
E in effetti la storia (la cui sceneggiatura è firmata da Peter Morgan), intreccia pensieri e sentimenti di vita e di morte attraverso i suoi tre personaggi, ma i passaggi continui dagli eventi che coinvolgono l’uno o l’altro, sono, per così dire, accompagnati e completati dall’eco delle colte citazioni dickensiane, con riferimento continuo ad opere quali il “David Copperfield” o “La piccola Dorrit”; e ciò, non trapela palesemente solo nei brani registrati e letti dall’attore Derek Jacobi (“Il gladiatore”) che il personaggio di George Lonegan ascolta ogni sera, ma più intimamente, nel racconto a sfondo sociale con il quale Eastwood ha caratterizzato la storia.