Nato come romanziere e sceneggiatore di alcuni film del regista inglese Danny Boyle, Alex Garland debutta qui come regista, con esiti decisamente positivi.
Il film di Garland rientra chiaramente nel genere dello sci-fi - science fiction o fantascienza - e porta al centro del racconto il fenomeno dell’ A.I. - Artificial Intelligence - incastonando i personaggi all’interno di una serie di dialoghi che costituiscono il fulcro e la forza di tutto il racconto.
Ed è proprio tale peculiarità che obbliga quasi il prodotto cinematografico ad avere un taglio e un impianto decisamente di tipo teatrale: i pochi personaggi del film si muovono, infatti, in uno spazio che non possiede alcunchè del cinematografico ma molto del palcoscenico teatrale, anche le scene esterne si riducono ad alcuni paesaggi - per altro meravigliosi della Norvegia, location del film - facendo dell’edificio esso stesso un “personaggio” con i personaggi.